IL BRANDING DIVENTA PERSONAL, L’IMPORTANZA DI INVESTIRE SU SE STESSI PER ESSERE APPETIBILI

Se con il branding s’intende l’insieme di strategie per orientare la percezione dell'azienda da parte del pubblico, il personal branding riguarda il modo in cui le persone approcciano la loro professione, proiettando il proprio know how in un futuro ricco di possibilità. In pratica si tratta di investire sul modo in cui vorresti che i clienti-colleghi vedessero il tuo brand, ovvero il tuo lavoro.
Nel modello di business di oggi, spesso il successo di un’azienda coincide con la riconoscibilità di un brand. Un obiettivo che secondo le più recenti regole del marketing passa sempre di più dalla valorizzazione di una persona, ovvero di un personaggio interno all’azienda. Una sorta di narratore interno che possa veicolare i valori, la mission e la credibilità di un prodotto o di un servizio. Questo modello conferisce umanità e trasparenza alla comunicazione aziendale, contribuendo a rafforzare identità e reputation del brand a lungo termine. Un’alternativa rispetto al booster rappresentato dall’utilizzo di testimonial o ambassador, certamente impattante sul piano dell’engagement, ma non sempre destinato a creare un link empatico e duraturo con i destinatari del messaggio.
Dal marketing alle risorse umane
Essere percepiti nell’esatta maniera in cui vuoi apparire. Il successo professionale si verifica quando la percezione di te e del tuo potenziale coincide con quella dei clienti e del mercato. Se applichiamo questo fondamentale sul piano personale, entriamo nella logica del Personal Branding.
Nel mondo delle professioni, come pure nella costruzione del management, non basta esprimere competenze o esperienze. Bisogna garantire la capacità di adattare le proprie skill ad un mercato del lavoro sempre più flessibile e mutevole.
In questa logica si parla ormai di frammentazione delle carriere. Un concetto lontano dalla narrazione del percorso lavorativo tradizionale: formazione scolastica, specializzazione, primo impiego e lavoro stabile. Innovazione tecnologica e cicli economici più brevi rispetto al passato hanno contribuito a scardinare le vecchie regole del mondo del lavoro, dando luogo a percorsi di carriera discontinui. Questa frammentarietà non è per forza negativa, bensì proietta lavoratori, manager e professionisti in un percorso di carriera più responsivo rispetto alle opportunità e alle sfide richiamate dal mondo del lavoro.
Lavoratori e liberi professionisti non sono mai stati meno distanti. Per questo motivo molti professionisti si sono adattati, puntando su preparazione multi-level, formazione continua e presenza online.
La forza delle competenze T-shaped
È soprattutto l’ambito digitale a ricercare e valorizzare una figura poliedrica, anche a dispetto dell’esperienza. Non a caso si parla di competenze T-shaped, ovvero una più larga capacità di svolgere mansioni in una logica orizzontale, associate ad una stretta cerchia di materie approfondite in maniera verticale. In questo modo il ventaglio delle skill a disposizione si potrà meglio adattare alle evoluzioni di un mercato del lavoro legato a doppio filo all’avanzamento della tecnologia.
Una regola che vale per tutti
Al di là della libera professione e dei nuovi lavoratori digitali, investire su se stessi e sul proprio storytelling riguarda da vicino chiunque sia alla ricerca d’occupazione, dalla prima assunzione ai manager d’azienda. Coltivare la propria presenza sul social, assicurandosi di veicolare la giusta immagine personale e professionale, è importante quanto tenere sempre aggiornato il proprio curriculum, anche se non si ha intenzione di cercare un nuovo impiego nel breve periodo.
Ovviamente non bisogna pensare all’online e all’offline come due mondi separati, entrambi creano sinergie e contribuiscono a plasmare il Personal Brand. La grande parte dei reparti HR, infatti, si avvale del social recruiting, sondando i principali social network, a partire da LinkedIn, per selezionare potenziali candidati per la singola vacancy.
Diventa la preda perfetta
La crescita professionale ha sempre due vie, quella all’interno della propria azienda e quella che potrebbe aprirsi grazie alle realtà che operano nella ricerca e nella selezione di personale qualificato, a partire dagli esperti di S&you.
Ecco 5 semplici regole per essere appetibili verso il mondo dell’Hunting:
- Conoscere chi sei: valuta sempre il tuo operato e ascolta le tue aspirazioni personali
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Capire a chi ci si rivolge: studia il mercato e confrontati con i competitor
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Farsi trovare: investire sulla propria immagine online
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Costruire un piano B: proietta le tue skill su altri mercati e aggiorna le tue competenze
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Sviluppare relazioni: prediligi il lavoro in team e partecipa alle occasioni di networking