Improvvisare per essere pronti all’imprevedibile
Abbiamo imparato, in questi ultimi anni, come gli eventi siano sempre più imprevedibili e sempre meno legati i nostri piani. In un mondo difficilmente incasellabile in procedure e certezze, ecco che sviluppare l’abilità di essere sempre pronti a reagire in modo da sfruttare ogni opportunità diventa fondamentale, soprattutto sul lavoro, soprattutto per un manager.
Per questo le tecniche dell’improvvisazione teatrale sono un grande aiuto per riuscire a guidare un gruppo in mezzo agli imprevisti e uscirne migliorati. Perché improvvisare non vuol dire non essere impreparati, ma significa proprio prepararsi al cambiamento.
Vediamo come.
Improvvisazione teatrale e mondo del lavoro.
Per anni siamo stati abituati a “recitare” in azienda secondo i canoni del teatro classico: ognuno ha il suo ruolo e ci si aspetta che si comporti in un certo modo, seguendo le procedure, per ottenere il risultato desiderato.
Poi è arrivata la pandemia e tutte le nostre certezze, le nostre procedure, i nostri ruoli, sono profondamente cambiati e ancora continuano a cambiare. Basti pensare all’esempio emblematico delle riunioni da remoto che abbiamo dovuto organizzare in emergenza senza quasi conoscere gli strumenti che avremmo dovuto utilizzare.
Per questo se pensiamo al nostro mondo lavorativo come a un palcoscenico dove gli attori non sono tenuti a rispettare dei ruoli scritti su un copione, ma devono cogliere gli spunti dati dagli altri attori per far progredire la storia in modo che piaccia al nostro pubblico, ecco che troviamo subito un parallelismo con la situazione che ci troviamo a vivere in azienda.
Questo non significa che ci si debba iscrivere tutti a un corso di improvvisazione, ma sarà sufficiente prendere nota e applicare i tre principi fondamentali che fanno funzionare l’improvvisazione teatrale.
L’ascolto.
L’improvvisazione teatrale si basa sul principio del “Sì! E…”, cioè prendere l’affermazione fatta dal proprio partner, accettarla e arricchirla. E per poter accettare e arricchire una proposta, bisogna senza dubbio ascoltare!
Ascoltare senza pregiudizi o stereotipi di ruolo.
In azienda sviluppare l’ascolto reciproco all’interno di un team di lavoro in modo da creare un brainstorming produttivo e arricchente per tutti, quindi anche per il business, è il primissimo passo per permetterci di “improvvisare” al meglio e consentirci di costruire una storia di successo.
Ognuno “entra in scena” con una sua idea, ma, grazie al confronto e all’ascolto, ciascuna di queste idee verrà rielaborata e riformulata. Non dobbiamo quindi partire dal presupposto che la nostra sia sicuramente la migliore, ma sarà solo uno dei mattoncini che concorreranno a costruire la storia più bella di sempre.
L’accettazione.
Una volta che abbiamo messo tutti sul piatto le nostre proposte, le vedremo cambiare dall’interazione. Probabilmente il risultato non sarà esattamente quello che ci eravamo immaginati nel nostro personalissimo copione, ma diventerà il risultato dell’arricchimento reciproco.
È qui che dovremo essere pronti ad accettare il risultato della nuova storia che si è venuta a costruire.
Proprio come l’attore di improvvisazione accetta il fatto che il suo partner possa cogliere un suggerimento in modo differente da come se lo era immaginato. Ma se al pubblico piace e la storia funziona, allora va bene così!
Accettare è la chiave, perché nel gruppo di lavoro non ci saranno più giudici e giudicati, ma si concorrerà tutti a trovare la soluzione migliore.
Valorizzare e arricchire.
Abbiamo ascoltato tutte le proposte, abbiamo accettato che le nostre idee possano progredire diversamente da come ce lo eravamo immaginato, ma cosa porta la nostra storia a diventare la più bella storia di sempre?
La capacità di arricchire.
Partire dalle proposte degli altri e rimpinguarle con nuovi spunti e riflessioni da passare al prossimo improvvisatore.
Solo così si innescherà quel meccanismo di crescita reciproca e arricchimento che gioverà non solo all’azienda, ma ci renderà capaci di affrontare i cambiamenti in modo proattivo, senza subirli, ma facendoli diventare un’ulteriore occasione di crescita.
Se poi desideri rimetterti in gioco ed entrare a far parte di un team sempre “sul palcoscenico" allora vieni a lavorare con noi!